AR - Acoustic Research
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Planar
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Pier Paolo
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Re: AR - Acoustic Research
Tramite l'amico Adriano (Planar) ho avuto notizie sulle mie 6 da persone che partecipano al forum Classic Speakers e che sono stati diretti collaboratori di Acoustic Research. Si sono complimentati per le mie belle AR 6, dicono che sono totalmente originali tranne ovviamente la sostituzione del foam che appare ben fatta, e che si tratta probabilmente di uno dei primi modelli assemblati in Europa, ed e' la prima AR 6 " europea " che hanno visto con tre morsetti, il potenziometro e il cablaggio cavi tweeter anteriore. Insomma due esemplari a loro avviso rari. Appena possibile posterò le impressioni di ascolto. Un primo assaggio dimostra che le analogie con le 3a, ovviamente più grandi e con risposta più estesa, sono veramente tante, quindi si dimostra ancora una volta come i grandi progettisti di diffusori (e non solo) vintage sapevano benissimo quello che facevano, sicuramente molto di più di tanti pseudo progettisti attuali.
costino175- Messaggi : 215
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Re: AR - Acoustic Research
Purtroppo, come capita spesso, le prestazioni delle AR sono penalizzate dall'invecchiamento dei potenziometri. Le ora sono in clinica per la sistemazione, vi farò sapere
costino175- Messaggi : 215
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Re: AR - Acoustic Research
Le AR 6 sono state sistemate e oggi le ho ascoltate a casa di Luciano collegate ad un trittico Quad con finali mono Eighty, giradischi Micro DX1500 con braccio ortofon da 12 e testina Audio Tecnica, lettore cd Pioneer attuale di medioalta gamma. A distanza di tanti anni dalla loro uscita sono ancora in grado di stupire. Il basso, quando presente nelle registrazioni , scende agevolmente, ovviamente senza sostenere il confronto con le 3a, ma sufficiente per una riproduzione apprezzabile anche dell'organo o del contrabbasso. Il resto della gamma è molto pulito, selettivo e arioso, ma severo, in senso positivo, come le AR sanno fare. L'orchestra, perfettamente leggibile e dinamica, non esce dagli altoparlanti, ma è disposta oltre la linea dei diffusori, ricordando quello che si ascolta a teatro. Le chitarre sono esemplari, e si sente ogni più piccolo dettaglio. Ottime anche le voci, semplicemente naturali. Ovviamente tutto questo è anche merito dell'ottimo impianto a monte e concordo sul fatto che sia un sistema squilibrato. Tuttavia questa prova conferma che questi diffusori, per usare una locuzione che usa mio figlio, hanno ancora un perchè, e non ha molto senso acquistare casse odierne di queste dimensioni a prezzi folli quando con poco si possono avere queste prestazioni. Ovviamente occorre che i diffusori siano in ordine e conservati in condizioni originali.
costino175- Messaggi : 215
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Re: AR - Acoustic Research
Ancora sulle AR 3a........
Non è possibile...ancora una discussione sulle famose casse AR 3a che ho letto su di un altro forum!
Ancora la leggenda metropolitana che le AR 3a sarebbero difficili da pilotare con amplificatori a valvole vintage.
Eppure quì ne abbiamo parlato molto di questo fatto e l'amico COSTINO175, che le possiede, ogni tanto ripete che le pilota con il Roges Cadet Mk II di....soli 6 watts per canale !!!!
Anche il sottoscritto le pilotava con una coppia di Leak TL 12 Plus di "soli" 11 watts di potenza e ne bastava molto poca per riempire la sala di energia musicale.
Tutti gli amplificatori valvolari vintage ben fatti e costruiti nell'epoca d'oro dell'hi-fi sono in grado di pilotare come si deve questi diffusori. Non ci piove.....
Riporto qualche riga della discussione per curiosità:
....AR3a Improved amplificarle a valvole……..
.........ho i miei dubbi che riuscirei a gestirle come meritano.
Di ciò che già posseggo, solo il Dynaco può pilotarle decentemente, ma di certo non ha la potenza sufficiente.
Quali potrebbero essere gli ampli storici a valvole, che senza svenarsi le piloterebbero a dovere?
Risposta.....
………Ho scritto "nessuno" perchè quelle casse per esprimere il loro potenziale hanno bisogni di corrente e di quella buona!
Per suonare suonano con tutto, anche le Infinity I.R.S. "suonerebbero" con un valvolarino, ma non esprimerebbero certamente il loro potenziale.........
SENZA PAROLE !
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P.Paolo
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Pier Paolo- Messaggi : 1497
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Re: AR - Acoustic Research
Le AR3 e AR 3a sono diffusori con un ottimo responso musicale.
Io le ho possedute poi date in cambio per diffusori più grandi, di dimensioni importanti da pavimento.
Le pilotavo con i miei QUAD II, 15 Watts massimi di potenza.
Nel mio ambiente non alzavo mai la manopola del pre oltre ...ore 10.
Quindi la potenza in gioco era dell'ordine dei 3/5 watts. Suono eccellente ed energia da ...vendere.
Il problema e la "leggenda metropolitana" di cui parla P.Paolo (ed ha pienamente ragione) sta nel fatto che gli amplificatori dell'epoca (anni '70) a transistors di 25/30 w. non riuscivano a pilotarle come si deve (la maggior parte di quegli amplificatori o integrati producevano sonorità orribili !).
Occorrevano potenze elevate di 50/100 w. sennò le casse si "sedevano". E secondo me le facevano suonare veramente male.
Bastano pochi watts, di quelli genuini a valvole, per far sì che le AR, come del resto altre casse cosiddette...dure..., possano letteralmente volare.
Ogni tanto leggo anche io le varie CASTRONERIE che si scrivono non solo su VHF ma anche su qualche altro forum, del tipo......"ci vuole corrente buona, tanta corrente buona per far muovere le AR3".......come se gli amplificatori a SS dell'epoca di mostruose potenze di uscita fossero buoni amplificatori.....!!!
Per forza che P.Paolo si inc..zza leggendo quelle sciocchezze.
Io le ho possedute poi date in cambio per diffusori più grandi, di dimensioni importanti da pavimento.
Le pilotavo con i miei QUAD II, 15 Watts massimi di potenza.
Nel mio ambiente non alzavo mai la manopola del pre oltre ...ore 10.
Quindi la potenza in gioco era dell'ordine dei 3/5 watts. Suono eccellente ed energia da ...vendere.
Il problema e la "leggenda metropolitana" di cui parla P.Paolo (ed ha pienamente ragione) sta nel fatto che gli amplificatori dell'epoca (anni '70) a transistors di 25/30 w. non riuscivano a pilotarle come si deve (la maggior parte di quegli amplificatori o integrati producevano sonorità orribili !).
Occorrevano potenze elevate di 50/100 w. sennò le casse si "sedevano". E secondo me le facevano suonare veramente male.
Bastano pochi watts, di quelli genuini a valvole, per far sì che le AR, come del resto altre casse cosiddette...dure..., possano letteralmente volare.
Ogni tanto leggo anche io le varie CASTRONERIE che si scrivono non solo su VHF ma anche su qualche altro forum, del tipo......"ci vuole corrente buona, tanta corrente buona per far muovere le AR3".......come se gli amplificatori a SS dell'epoca di mostruose potenze di uscita fossero buoni amplificatori.....!!!
Per forza che P.Paolo si inc..zza leggendo quelle sciocchezze.
Amadeus- Messaggi : 538
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Località : Emilia Romagna
Re: AR - Acoustic Research
Ciao Amadeus
come ho già scritto ho pilotato le mie 3a, che considero il miglior diffusore tra quelli che ho avuto modo di ascoltare, con il Cadet II ottenendo risultati eccellenti. Con lo Stereo 20 e Varislope il suono è ancora migliore, più equilibrato, con note basse più profonde e una percepibile ambienza dei luoghi dove sono state effettuate le registrazioni. Probabilmente le differenze sono dovute anche al diverso pre, infatti con il Rogers ho utilizzato un Audio Note M2 phono signature, buono ma a mio avviso inferiore, almeno sullo stadio linea, al Varislope. Le ho provate anche con i Quad II con esiti molto buoni. Provati anche con diversi potenti SS, ma pur dando qualcosa in più sulla SPL ho sempre perso in musicalità e naturalezza
come ho già scritto ho pilotato le mie 3a, che considero il miglior diffusore tra quelli che ho avuto modo di ascoltare, con il Cadet II ottenendo risultati eccellenti. Con lo Stereo 20 e Varislope il suono è ancora migliore, più equilibrato, con note basse più profonde e una percepibile ambienza dei luoghi dove sono state effettuate le registrazioni. Probabilmente le differenze sono dovute anche al diverso pre, infatti con il Rogers ho utilizzato un Audio Note M2 phono signature, buono ma a mio avviso inferiore, almeno sullo stadio linea, al Varislope. Le ho provate anche con i Quad II con esiti molto buoni. Provati anche con diversi potenti SS, ma pur dando qualcosa in più sulla SPL ho sempre perso in musicalità e naturalezza
costino175- Messaggi : 215
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Età : 71
Località : Loano
Re: AR - Acoustic Research
Ho da un paio di mesi una coppia di Cizek model II, che sono chiaramente di ispirazione AR e pur avendo solo 83db di sensibilità non ho alcun problema di pilotaggio con nessuna delle mie tre amplificazioni vintage. I Quad II, il Rogers Cadet III, e lo Stereo 20 Leak riescono a raggiungere senza sforzo pressioni sonore più che adeguate con un livello qualitativo straordinario e pienamente appagante. Altro che compattoni jap anni 70...
mattia.ds- Messaggi : 265
Data d'iscrizione : 24.10.14
Età : 55
Località : padova
Re: AR - Acoustic Research
Il problema che mi fa veramente inc.....zzare è che molti appassionati non hanno ancora capito che le amplificazioni a valvole, soprattutto quelle vintage (vero vintage...), non hanno nessun tipo di problema a pilotare di tutto!
Anche quelle amplificazioni di pochi watts, dell'ordine dei 6/7 watts come appunto possono erogare un Rogers Cadet III o Cadet Mk II.
Queste amplificazioni riproducono il segnale a B.F. senza problemi perchè sono progettate attraverso CIRCUITI LINEARI, STABILI, BEN COLLAUDATI e soprattutto NON HANNO PROTEZIONI.
Già, il famigerato problema delle protezioni di cui erano dotati gli amplificatori degli anni Settanta. Protezioni sui finali a transistors, protezioni sulle controreazioni, protezioni ovunque altrimenti non funzionavano per molto tempo.
I transistors di potenza, appena "vedevano" un carico difficile, si bruciavano e di brutto !!!
Le valvole, invece, tollerano tutto, funzionano sempre e sono in grado di elargire watts purissimi, buonissimi e molto musicali.
Con buona pace di tutti quelli che ancora ricercano sul mercato dell'usato vere e proprie mostruosità come i vari Pioneer, Sansui, Marantz giap, ecc, ecc. !
Questi apparecchi non riescono a produrre bene il segnale di un giradischi o di un CDP. Suonano MALE.
Anche quelle amplificazioni di pochi watts, dell'ordine dei 6/7 watts come appunto possono erogare un Rogers Cadet III o Cadet Mk II.
Queste amplificazioni riproducono il segnale a B.F. senza problemi perchè sono progettate attraverso CIRCUITI LINEARI, STABILI, BEN COLLAUDATI e soprattutto NON HANNO PROTEZIONI.
Già, il famigerato problema delle protezioni di cui erano dotati gli amplificatori degli anni Settanta. Protezioni sui finali a transistors, protezioni sulle controreazioni, protezioni ovunque altrimenti non funzionavano per molto tempo.
I transistors di potenza, appena "vedevano" un carico difficile, si bruciavano e di brutto !!!
Le valvole, invece, tollerano tutto, funzionano sempre e sono in grado di elargire watts purissimi, buonissimi e molto musicali.
Con buona pace di tutti quelli che ancora ricercano sul mercato dell'usato vere e proprie mostruosità come i vari Pioneer, Sansui, Marantz giap, ecc, ecc. !
Questi apparecchi non riescono a produrre bene il segnale di un giradischi o di un CDP. Suonano MALE.
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P.Paolo
Amministratore/Moderatore
Pier Paolo- Messaggi : 1497
Data d'iscrizione : 10.05.14
Località : Rimini
Re: AR - Acoustic Research
Paolo51 ha scritto:Il problema che mi fa veramente inc.....zzare è che molti appassionati non hanno ancora capito che le amplificazioni a valvole, soprattutto quelle vintage (vero vintage...), non hanno nessun tipo di problema a pilotare di tutto!
Anche quelle amplificazioni di pochi watts, dell'ordine dei 6/7 watts come appunto possono erogare un Rogers Cadet III o Cadet Mk II.
Queste amplificazioni riproducono il segnale a B.F. senza problemi perchè sono progettate attraverso CIRCUITI LINEARI, STABILI, BEN COLLAUDATI e soprattutto NON HANNO PROTEZIONI.
Già, il famigerato problema delle protezioni di cui erano dotati gli amplificatori degli anni Settanta. Protezioni sui finali a transistors, protezioni sulle controreazioni, protezioni ovunque altrimenti non funzionavano per molto tempo.
I transistors di potenza, appena "vedevano" un carico difficile, si bruciavano e di brutto !!!
Le valvole, invece, tollerano tutto, funzionano sempre e sono in grado di elargire watts purissimi, buonissimi e molto musicali.
Con buona pace di tutti quelli che ancora ricercano sul mercato dell'usato vere e proprie mostruosità come i vari Pioneer, Sansui, Marantz giap, ecc, ecc. !
Questi apparecchi non riescono a produrre bene il segnale di un giradischi o di un CDP. Suonano MALE.
Quoto totalmente quello che hai detto. Veramente moltissima gente non ha capito niente delle amplificazioni vintage e dei diffusori vintage.
Come hai scritto, gli amplificatori a SS dell'epoca delle AR 3 /AR 3a e di tanti altri diffusori non riuscivano a pilotarli decentemente a meno che non avessero potenze spropositate.
Ho letto ultimamente che un tizio pilota le sue AR 3a con amplificatori DIGITALI della potenza di 400 watt, sennò - dice lui - le casse non si muovono !! INCREDIBILE !
I casi sono due:
o io sono letteralmente stupido e non ho capito nulla oppure qualcun altro è idiota e molto.
Amadeus- Messaggi : 538
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Località : Emilia Romagna
Re: AR - Acoustic Research
Amplificatori digitali da 400 watt ?!?
E' uno scherzo....vero?
Forse si è sbagliato, doveva pilotare due LAVATRICI...
E' uno scherzo....vero?
Forse si è sbagliato, doveva pilotare due LAVATRICI...
ferro- Messaggi : 300
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