AR LST chi le conosce tra di voi?
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AR LST chi le conosce tra di voi?
Buonasera a tutti,
sono attratto da questa coppia di diffusori, l’omnidirezionalità è un po’ un mio pallino.
Chi le ha ascoltate e che mi ha riportato la sua impressione le definisce con un suono potente e con una scena
particolarmente ampia.
La prossima settimana le dovrei ascoltare e vediamo se sarà amore......
Come riferimenti ho le Celestion ditton 44, AR 11, Wharfedale Airedale e Dhalquist dq10 delle quali conosco il suono.
Grazie per l’eventuale contributo.
sono attratto da questa coppia di diffusori, l’omnidirezionalità è un po’ un mio pallino.
Chi le ha ascoltate e che mi ha riportato la sua impressione le definisce con un suono potente e con una scena
particolarmente ampia.
La prossima settimana le dovrei ascoltare e vediamo se sarà amore......
Come riferimenti ho le Celestion ditton 44, AR 11, Wharfedale Airedale e Dhalquist dq10 delle quali conosco il suono.
Grazie per l’eventuale contributo.
robyroadster- Messaggi : 91
Data d'iscrizione : 29.05.18
Località : Udine
Re: AR LST chi le conosce tra di voi?
Le Ar Lst sono una sublimazione delle Ar3a visto che moltiplicano per 4 lo schieramento di tweeter e midrange. Suono di grande impatto e di notevole rigore timbrico , ma difficile è il posizionamento in ambiente domestico ed inoltre vogliono ampli che sappiano muoverle a dovere.
Ho avuto modo di ascoltarle proprio in coabitazione con una coppia di Dahlquist DQ10....e ti assicuro che queste ultime sono decisamente più affascinanti.
Ho avuto modo di ascoltarle proprio in coabitazione con una coppia di Dahlquist DQ10....e ti assicuro che queste ultime sono decisamente più affascinanti.
Vincenzo62- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 22.02.19
Re: AR LST chi le conosce tra di voi?
Ciao Vincenzo,
grazie della tua impressione, cosa intendi per affascinanti?
Io le Dhalquist DQ10 le trovo molto trasparenti e lineari e con un suono più “moderno” timbricamente simile
a quello delle MBL121 a eccezione naturalmente della dispersione, meno di impatto e dinamico rispetto alle AR11 (che sono le 10 pigreco senza trasformatore per la regolazione dei bassi).
Comunque domani le ascolto e se le porto a casa scriverò la mia impressione.
grazie della tua impressione, cosa intendi per affascinanti?
Io le Dhalquist DQ10 le trovo molto trasparenti e lineari e con un suono più “moderno” timbricamente simile
a quello delle MBL121 a eccezione naturalmente della dispersione, meno di impatto e dinamico rispetto alle AR11 (che sono le 10 pigreco senza trasformatore per la regolazione dei bassi).
Comunque domani le ascolto e se le porto a casa scriverò la mia impressione.
robyroadster- Messaggi : 91
Data d'iscrizione : 29.05.18
Località : Udine
Re: AR LST chi le conosce tra di voi?
Diffusori che ho ascoltato molte volte prima con un grosso finale Sae, poi conun potente valvolare C.J. Erano disposti in maniera ideale, ambiente di 50 mq, vicine alla parete di fondo e lontane da quelle laterali. per me i migliori diffusori che abbia ascoltato. Purtroppo ho sentito solo una volta le DQ 10 per pochi minuti e non posso fare confronti. Le Lst hanno un'immagine amplissima, bassi profondi, grande dinamica e soprattutto timbro veramente eccellente.
costino175- Messaggi : 215
Data d'iscrizione : 27.05.14
Età : 71
Località : Loano
Re: AR LST chi le conosce tra di voi?
Ascoltate negli anni passati. Suono molto ampio per via degli altoparlanti posizionati ai lati del mobile. Difficile il collocamento in ambiente, se piccolo.
Quello che mi lascia perplesso è la durata dei drivers che quasi sempre sono da ribordare, non hanno una lunga durata nel tempo.
La maggior parte di AR LST che ho visto erano in brutte condizioni.
Un'altra cosa che non mi entusiasma sono i 2 mid-range, dei quattro previsti, posizionati in basso, ai lati del woofer.
Quello che mi lascia perplesso è la durata dei drivers che quasi sempre sono da ribordare, non hanno una lunga durata nel tempo.
La maggior parte di AR LST che ho visto erano in brutte condizioni.
Un'altra cosa che non mi entusiasma sono i 2 mid-range, dei quattro previsti, posizionati in basso, ai lati del woofer.
Amadeus- Messaggi : 539
Data d'iscrizione : 28.08.14
Località : Emilia Romagna
Re: AR LST chi le conosce tra di voi?
Infatti necessitano di ambienti molto ampi in modo da poterle collocare come previsto. Il foam ovviamente va sostituito come in tutti gli altoparlanti di questo tipo. l'unico vero problema possono essere i tweeter in quanto sotto la cupola è posto un batuffolo di materiale sintetico che tende a disgregarsi e a depositarsi nella sede della bobina mobile. Tuttavia ho fatto controllare le mie Ar 3a e questo problema non era presente. Se i diffusori non hanno subito maltrattamenti e modifiche insensate sono sempre ripristinabili senza grossi problemi.
costino175- Messaggi : 215
Data d'iscrizione : 27.05.14
Età : 71
Località : Loano
Re: AR LST chi le conosce tra di voi?
Bene dopo 7 giorni di ascolto delle AR LST alcune impressioni personali.
Intanto sono bellissime con le loro tele di lino che contrastano con le targhette acciaio del frontale, la scritta a sinistra ARLST di colore marroncino su sfondo satinato che riprende il colore del legno di noce e la manopola a destra con i suoi scatti precisi ricorda la buona orologeria.
Confronto tra AR LST/ AR 11 impostazioni: 1 per le LST quindi +1 db tweeter e -1db woofer mentre per le AR11 -3db high range - 6 db mid range
Le LST hanno una risposta più lineare rigorosa e precisa meno colorata rispetto alle AR11 che ha un colore e un calore decisamente superiore che le rende meno lineari.
Per l’immagine la dispersione orizzontale come lecito attendersi è più ampia per le LST mentre per la profondità dell’immagine nelle 11 è superiore.
Le AR 11 a dispetto dei dati di targa 86db suonano più forte rispetto alle LST che ne dichiara 89db.
Le LST danno una sensazione di minore “distorsione” del segnale, infatti è definito dal progetto, il moltiplicarsi dei trasduttori riduce la distorsione del sistema aumentando la pressione acustica.
L’estensione in basso concorda con i dati AR11 27 Hz rispetto alle ARLST 36Hz.
Con l’impostazione a 6 sulle LST acquistano calore ma perdono troppo in definizione sulle alte frequenze diventando scure, poi è una questione di abitudine nel senso che se non hai termini di paragone ti abitui e pare anche naturale, ma avendo il selettore degli altoparlanti a telecomando è troppo invitante fare il paragone e accorgersi che manca qualcosa, un po’ come avere il telecomando della TV che ti permette di passare al “sodo” e cercare le cose più interessanti.
La cosa che caratterizza di più le LST è la sensazione di bassa distorsione e linearità nella risposta, all’aumentare della pressione acustica si sente meno la necessità di abbassare il volume e si ha meno la sensazione che qualcosa non vada nel timbro degli strumenti.
Le LST infatti sono diffusori concepiti anche per gli studi di registrazione dove spesso sono stati usati.
Non strillano mai al massimo saturano l’ambiente di ascolto.
Peccato che sulle LST non ci siano regolatori separati invece dell’unica manopola che riduce progressivamente gli alti e aumenta i bassi
È incredibile quanto le Wharfedale Airedale riescano a far meglio con un terzo degli altoparlanti nel parametro di dispersione e naturalezza e per questo devo ringrazziare Pier Paolo che su queste pagine ce le ha fatte conoscere. Dopo un periodo di convivenza con le Airedale mi accorgo che sono i diffusori che incarnano e interpretano la musica al meglio.
Quello che manca alle AR LST e a tutti i diffusori in mio possesso è la riproduzione delle risonanze degli strumenti che le Airedale riproduce facendone sentire la parte lignea, “Non c’è storia” e le signore Airedale vincono sempre.
Ora mi fermo perchè forse mi stò facendo prendere dall’entusiasmo per la musica che la sera dopo una certa ora ci droga e non ci farebbe più spegnere i nostri amati riproduttori musicali.
Intanto sono bellissime con le loro tele di lino che contrastano con le targhette acciaio del frontale, la scritta a sinistra ARLST di colore marroncino su sfondo satinato che riprende il colore del legno di noce e la manopola a destra con i suoi scatti precisi ricorda la buona orologeria.
Confronto tra AR LST/ AR 11 impostazioni: 1 per le LST quindi +1 db tweeter e -1db woofer mentre per le AR11 -3db high range - 6 db mid range
Le LST hanno una risposta più lineare rigorosa e precisa meno colorata rispetto alle AR11 che ha un colore e un calore decisamente superiore che le rende meno lineari.
Per l’immagine la dispersione orizzontale come lecito attendersi è più ampia per le LST mentre per la profondità dell’immagine nelle 11 è superiore.
Le AR 11 a dispetto dei dati di targa 86db suonano più forte rispetto alle LST che ne dichiara 89db.
Le LST danno una sensazione di minore “distorsione” del segnale, infatti è definito dal progetto, il moltiplicarsi dei trasduttori riduce la distorsione del sistema aumentando la pressione acustica.
L’estensione in basso concorda con i dati AR11 27 Hz rispetto alle ARLST 36Hz.
Con l’impostazione a 6 sulle LST acquistano calore ma perdono troppo in definizione sulle alte frequenze diventando scure, poi è una questione di abitudine nel senso che se non hai termini di paragone ti abitui e pare anche naturale, ma avendo il selettore degli altoparlanti a telecomando è troppo invitante fare il paragone e accorgersi che manca qualcosa, un po’ come avere il telecomando della TV che ti permette di passare al “sodo” e cercare le cose più interessanti.
La cosa che caratterizza di più le LST è la sensazione di bassa distorsione e linearità nella risposta, all’aumentare della pressione acustica si sente meno la necessità di abbassare il volume e si ha meno la sensazione che qualcosa non vada nel timbro degli strumenti.
Le LST infatti sono diffusori concepiti anche per gli studi di registrazione dove spesso sono stati usati.
Non strillano mai al massimo saturano l’ambiente di ascolto.
Peccato che sulle LST non ci siano regolatori separati invece dell’unica manopola che riduce progressivamente gli alti e aumenta i bassi
È incredibile quanto le Wharfedale Airedale riescano a far meglio con un terzo degli altoparlanti nel parametro di dispersione e naturalezza e per questo devo ringrazziare Pier Paolo che su queste pagine ce le ha fatte conoscere. Dopo un periodo di convivenza con le Airedale mi accorgo che sono i diffusori che incarnano e interpretano la musica al meglio.
Quello che manca alle AR LST e a tutti i diffusori in mio possesso è la riproduzione delle risonanze degli strumenti che le Airedale riproduce facendone sentire la parte lignea, “Non c’è storia” e le signore Airedale vincono sempre.
Ora mi fermo perchè forse mi stò facendo prendere dall’entusiasmo per la musica che la sera dopo una certa ora ci droga e non ci farebbe più spegnere i nostri amati riproduttori musicali.
robyroadster- Messaggi : 91
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